In molte delle favole che mi raccontavano da bambino ricorre il tema del sentiero: quello che ti porta a casa, quello che ti fa trovare la via d'uscita o... il mago di OZ.
La metafora dei sentieri ricorre spesso nel corso della nostra vita, con le strade giuste, quelle sbagliate, le vie di fuga, i bivi... senza contare gli altri mille modi di dire indirizzati a chi ci lavora lungo certe strade...
A molti di noi, durante la nostra formazione e successivamente nei momenti cruciali della nostra vita, vengono mostrate solo alcune vie mentre ce ne vengono nascoste altre.
La società, spesso le nostre stesse famiglie, ci vorrebbero su quella strada che già hanno percorso in molti, che è già registrata su tutti gli stradari, che è perfettamente asfaltata e sicura. Nessuno si preoccupa realmente di capire se abbiamo bisogno di alternative. Viviamo in un mondo di viaggiatori vigliacchi, che non hanno il coraggio di sperimentare il nuovo o almeno di incoraggiarci a farlo.
Così si finisce su strade che nessuno è disposto ad aiutarti a percorrere, strade che probabilmente non portano da nessuna parte, o che magari sono troppo lunghe o troppo corte, dissestate e impercorribili.
Ma per fortuna esistono degli spiriti eletti, i pionieri. Essi sono quelli che esplorano, che indicano nuovi percorsi validi a chi deve scegliere. Sono quelli che tornano indietro per indicare la strada ai compagni e che progressivamente danno il loro contributo a renderla percorribile.
Nella vita dobbiamo trovare la nostra strada. Dobbiamo vincere la tentazione di segurire i percorsi già noti, se sappiamo che non rispecchiano il nostro modo di vivere. Probabilmente ci imbatteremo in una strada mai percorsa, se siamo fortunati incontreremo qualche compagno di viaggio, se no almeno le impronte lasciate da chi ci ha preceduto.
La metafora dei sentieri ricorre spesso nel corso della nostra vita, con le strade giuste, quelle sbagliate, le vie di fuga, i bivi... senza contare gli altri mille modi di dire indirizzati a chi ci lavora lungo certe strade...
A molti di noi, durante la nostra formazione e successivamente nei momenti cruciali della nostra vita, vengono mostrate solo alcune vie mentre ce ne vengono nascoste altre.
La società, spesso le nostre stesse famiglie, ci vorrebbero su quella strada che già hanno percorso in molti, che è già registrata su tutti gli stradari, che è perfettamente asfaltata e sicura. Nessuno si preoccupa realmente di capire se abbiamo bisogno di alternative. Viviamo in un mondo di viaggiatori vigliacchi, che non hanno il coraggio di sperimentare il nuovo o almeno di incoraggiarci a farlo.
Così si finisce su strade che nessuno è disposto ad aiutarti a percorrere, strade che probabilmente non portano da nessuna parte, o che magari sono troppo lunghe o troppo corte, dissestate e impercorribili.
Ma per fortuna esistono degli spiriti eletti, i pionieri. Essi sono quelli che esplorano, che indicano nuovi percorsi validi a chi deve scegliere. Sono quelli che tornano indietro per indicare la strada ai compagni e che progressivamente danno il loro contributo a renderla percorribile.
Nella vita dobbiamo trovare la nostra strada. Dobbiamo vincere la tentazione di segurire i percorsi già noti, se sappiamo che non rispecchiano il nostro modo di vivere. Probabilmente ci imbatteremo in una strada mai percorsa, se siamo fortunati incontreremo qualche compagno di viaggio, se no almeno le impronte lasciate da chi ci ha preceduto.