lunedì 26 ottobre 2009

Gay Icons



Cos'è un'icona gay? O meglio, chi può essere definito tale e con quali motivazioni? Prima di dire la mia, vi trascrivo la definizione di wikipedia:

Si definisce icona gay un personaggio pubblico con ampio numero di ammiratori appartenenti alla comunità LGBT, un punto di riferimento per l'immaginario della cultura LGBT.


Che a mio modesto avviso sembra più una condizione di arrivo, necessaria (forse) ma non sufficiente. Personalmente credo che ci siano altri aspetti da considerare, che fanno la differenza tra una pop star qualsiasi e una VERA icona gay.
Innanzitutto un'icona gay è una persona che costituisce un esempio positivo per la condizione omosessuale. Sia anch'esso omosessuale o meno.
Altra cosa importante è la capacità di sapersi collocare in modo critico di fronte alla società, affrontando all'occorrenza eventuali ingiustizie.
Poi c'è lo stile e il comportamento. Tutto, anche la provocazione più esasperata, va proposta con classe, sia in termini estetici che comportamentali. Molto spesso un successo di questo tipo viene riconosciuto anche a distanza di tempo: infatti le icone gay hanno anche un raro talento nell'anticipare i tempi. :)
Inoltre tutto ciò che un'icona gay ottiene dalla vita deve essere il risultato di duro lavoro e sacrifici, il pubblico omosessuale non è fatto da persone abituate ad ottenere le cose facilmente. E un'icona gay deve sembrare uno che non molla mai l'osso. Anche a costo di pagare un prezzo molto alto.
Altra cosa che spesso non manca è l'ironia, che dovrebbe accompagnare una discreta dose di saggezza, in modo da non perdere mai leggerezza e positività.

venerdì 16 ottobre 2009

The Italian Job



C'è grossa crisi. Le chiacchierate con i miei amici sono diventate monotematiche. Argomento? LAVORO. C'è chi ne ha uno, ma non gli piace. C'è chi l'ha perso. Chi non riesce a trovarne uno. Chi non riesce a fare carriera. Chi viene pagato troppo poco... e via discorrendo. Diciamo pure che ho difficoltà a ricordare l'ultima volta che ho sentito qualcuno soddisfatto... ammesso che sia mai successo!
Mi chiedo se siamo una generazione sbagliata o se siamo semplicemente nel posto sbagliato al momento sbagliato. L'Italia è sicuramente un paese in crisi: e non solo economica. C'è un mercato del lavoro fermo, stantio. Come il resto d'altronde. Siamo in un momento storico con poche prospettive a riguardo.
Siamo una generazione sbagliata? Forse. Forse sbagliamo a laurearci a tutti i costi. Forse sbagliamo nell'aver assorbito modelli che non ci appartengono. Non sono in grado di dirlo. Ma di sicuro credo che, come per tutte le cose della vita, un pizzico di fantasia potrebbe essere la soluzione giusta.

Non riesci a trovare il lavoro adatto a te? Allora INVENTALO!

A riguardo, modestamente, avrei un paio di ideucce... Magari a qualcuno potrebbero interessare:

  • Seek Way Finder : che è una specie di consulente, che aiuta a trovare le scorciatoie burocratiche per fare determinate cose. Tipo un'amicizia politica, ma senza irregolarità e raccomandazioni, tutto nell'ambito della legalità. Diciamo che è una sorta di interfaccia "user friendly" al mondo della burocrazia. Una via di mezzo tra un avvocato e un dipendente della pubblica amministrazione.
  • Web Profile Maker : ci sono persone che perdono intere giornate a crearsi profili online sui vari social network, rubando tempo a famiglia e lavoro. Il Web Profile Maker è uno che lo fa al posto tuo. Gli passi un paio di fotografie, gli parli un poco di te, e lui ti crea profili online sui vari facebook, myspace, friendfeed etc... Così da farti risparmiare tempo brutte figure.
     
  • Outing Counselor : un consultente che ti suggerisce come fare dichiarazioni pubbliche imbarazzanti. Tipo annunciare bancarotta, gravidanze indesiderate, dipendenze da alcol e droga... etc. Un poco quello che hanno avuto le star per anni, ma senza il bisogno di creare scandali.
     
  • Presidente d'Italia : che è una specie di presidente del consiglio come lo abbiamo ora, solo con più poteri. Tipo controllo assoluto sulla magistratura, indennità civile e penale, controllo assoluto sui mezzi di stampa, indulgenza plenaria, controllo ipnotico sull'elettorato e, soprattutto,squillo gratis...

Insomma, per realizzarsi nel lavoro basta solo una buona idea e il coraggio per realizzarla. Adesso credo di poter aiutare i miei amici la prossima volta che li vedrò.

mercoledì 7 ottobre 2009

Omozombie



I film sugli zombi seguono tutti, più o meno, lo stesso schema consolidato. Si parte con il protagonista che pensa ai cavoli suoi e nemmeno sospetta della loro esistenza. Ma quasi subito c'è il primo incontro: la paura e l'incredulità di fronte alla creatura mostruosa. A questo punto una qualsiasi persona ragionevole penserebbe ad un caso isolato. Ma non è così. Non tardano a manifestarsi altre di queste spaventose creature. A questo punto, in genere, il protagonista si trova in una situazione di estremo pericolo, ma per fortuna un gruppo di sconosciuti riesce a tirarlo fuori dai guai, un attimo prima che le cose si mettano troppo male.
Il neo gruppo di sconosciuti, scampato il pericolo, riesce a confrontarsi con calma, ma nessuno sembra avere una pallida idea sull'origine di quelle creature. Tutti convengono che si tratta di esseri umani, o almeno qualcosa di simile. Il duro di turno suggerisce agli altri che “per seccare quei figli di puttana occorre sparargli alla testa”.
Il gruppo si fortifica in una casa o in un centro commerciale. Non sembra essere possibile stabilire contatti col mondo esterno, tutto tace. Le creature sopraggiungono ad ondate presso l'edificio dove sono i rifugiati.
Ogni tanto qualcuno ci lascia le penne.
Dopo giorni di assedio degli zombi, i personaggi del gruppo cominciano ad abituarsi a questa terribile situazione. Non che sperino di non uscirne fuori, ma semplicemente hanno raggiunto un grado di crudeltà sufficiente a fronteggiare quei mostri dall'aspetto così umano.
Tutto questo post perchè volevo arrivare a questo punto. Il protagonista, ormai ammazzazombi senza timori, si trova di fronte alla scena più terribile: una persona cara zombificata. E' incredulo... dovrebbe sparare per difendersi... ma non ce la fa. E' lei! Quella persona a cui è tanto legato! Non può sparare, anche se adesso è uno di quei mostri.
E' in una situazione molto simile che mi sento io, quando mi trovo di fronte una persona, per cui provo affetto e stima, e scopro, con mio sommo sconcerto, che è omofoba.