giovedì 23 dicembre 2010

Bliss


E se Dio fosse una sensazione? E' tutto così perfetto quando stacchi la spina. Mi sento ingovernabile. Sento piccole scosse elettriche che mi attraversano la lingua mentre gusto il suo sapore. Mi fa impazzire il gusto ferroso della sua pelle, evoca sensazioni antiche e selvagge. E' una droga. Vorrei farmi inondare la bocca e la gola di questo metallo caldo e ingoiarlo, fino a far colmare ogni cavità del mio corpo. Così saremo fusi in un'unica entità. Mordo la sua pelle sperando di attingere alla sorgente che scorre sotto. Gli sto facendo male. Ha avuto paura, ma non farà domande. Per mia fortuna.
Esploro con la mente i nostri corpi. Ogni millimetro della mia pelle cerca il contatto con la sua. Ogni millimetro della mia pelle grida, cercando di comunicare sensazioni alla mia mente. E' un coro di mille voci, che si fondono in un'unica armonia.
Le mie mani colmano le curve del suo corpo. E' un gioco così perfetto che ho l'impressione di essere stato creato per toccare il suo corpo. Sono il suo strumento. O lui è il mio?
Ci muoviamo, voglio assaporare una nuova sensazione... Ma prometto di tornare dove ero prima. C'è tanto da provare e così poco tempo.


Sei tu Dio?

Ho perso la cognizione dello spazio e del tempo. Ho un lampo di panico e istintivamente riapro gli occhi. Lui si sente violato. E' una creatura fragile. Li richiudo colpevole e tento di riafferrarlo. Ma lui corre veloce. Sento ancora il suo sapore ma mi rendo conto che presto svanirà anche quello. Mi aggrappo disperato alle sensazioni che sfuggono. Io voglio essere più veloce di loro, ma lui andrà via anche stavolta.