Il tocco finale fu il rossetto "luce d'oriente". Si guardò allo specchio e sussurrò all'immagine riflessa "Ti amo Amanda". Fissò i suoi stessi occhi, due fiori carnivori dai colori bellissimi. Le ciglia lunghissime potevano addentare lo sguardo di qualsiasi uomo desiderasse. Accarezzò le guance fino arrivare alla bocca tumida. Quelle labbra erano un trionfo di sensualità. Il loro colore staccava perfettamente dalla sulla sua carnagione, come solo i capelli biondo scuro potevano riuscire a fare.
Il vero spettacolo però erano i suoi seni. Tondi, sodi, dalle dimensioni perfette. Nessun artista avrebbe potuto disegnare qualcosa di meglio: nessun artista tranne il suo chirurgo plastico, ovviamente. Quel genio aveva trasformato un ragazzetto insignificante in una dea di bellezza.
A fatica riuscì a distogliere lo sguardo da quello specchio e lo fece solo per il suo pubblico. La stavano chiamando, lo sentiva chiaramente anche dal suo camerino. Erano venuti tutti per vedere "Amanda l'ondegginate".
Ripensò alla madre, mentre si dirigeva verso il palcoscenico. Ripensò a come per anni avesse desiderato essere come lei. Una donna così ordinaria. Senza cura di sè. Senza trucco, senza abiti eleganti. Lei l'aveva superata! Era riuscita a diventare un trionfo di femminilità e bellezza. Lei, che era addirittura nata maschio.
Fu inondata dalla luce dei faretti. Il suo pubblico era in estasi! La desiderava! Un mucchio di maschi adoranti. Quale donna avrebbe potuto vantare così tanti spasimanti? Avrebbe ondeggiato per loro, come una sirena. Però prima cercò di guardarli tutti, cercando lo sguardo di un uomo in particolare. Un uomo che l'avrebbe guardata come il padre guardava la madre, quella sarebbe stata la conferma del suo trionfo.
Era veramente difficile, gli sguardi di quegli uomini erano pieni di desiderio ma allo stesso tempo vuoti. A volte la guardavano in un modo quasi spaventoso.
Scrutando la prima fila vide un ragazzo sulla trentina. Un ragazzo distinto, vestito in giacca e cravatta. Non era uno dei soliti, era nuovo. Aveva un viso bellissimo ed intelligente. La guardava con un interesse diverso dagli altri. Lui sorrise e lei rispose al sorriso. Era lui? Era davvero lui?
Lui si alzò, accosto le mani ai lati della bocca e gridò: "Sei meglio di una donna vera!".
Il tempo si fermò e l'eco di quelle parole sembrò durare ore.
Quando lui tornò a sedersi il suo sguardo era già stato inghiottito nel vuoto, assieme a quello di tutti gli altri.
Amanda sentì un nodo alla gola, capì di essere sola. Non c'era più nessuna immagine riflessa a guardarla con amore. Adesso era in una stanza vuota, e finalmente iniziò a ballare. Ondeggiò in un modo fantastico, come mai aveva fatto prima.